"Ho visto la Poesia:
foglie d'autunno portate dal vento..."


Gli Erranti sono ciò che rimane dello stile di vita e delle credenze di due grandi Regni, Ar'nDâira, Terra dei Re, e Azuladanor, Terra verso Est, ormai perduti e distrutti. Tutto ciò che resta sul territorio sono le rovine di Kadarzimra, la città gioiello, ultima capitale del Primo Regno del Nord, soprannominata Agannâlî, Ombre di Morte, dove alcune antichissime leggende dicono si aggirino gli spettri assetati di sangue dei cittadini caduti nella distruzione della città mentre altre dicono che siano i rari discendenti dei sopravissuti a difenderla ancora da ogni rivendicazione poiché vi sono celate le storie, i cimeli e le conoscenze della loro stirpe.

In ogni caso i Nimruzîrim sono ridotti di numero tanto da non potere più pensare di riorganizzarsi in Regno. Una di loro, Daedin, pensò allora di fare almeno rivivere lo spirito e le conoscenze della propria stirpe accogliendo chi, di qualunque razza, mostrasse di condividerle nell'animo e come i superstiti di quella razza si definiscono Raminghi chi ne condivide lo spirito si chiama ora Errante.

Potrebbe esser definito come il signore dei boschi, è un cacciatore ma è anche un custode della foresta, ama la foresta e gli animali che vi vivono, ma soprattutto la natura in ogni sua forma che sia una savana o un deserto o un ghiacciaio insieme alle loro creature. Più che una causa particolare, protegge l'insieme e l'equilibrio della natura, in cui vive perfettamente integrato conoscendola profondamente, sopravvive grazie alle sue armi e alla sua intelligenza.
Ha un rapporto privilegiato con la natura, e vive in simbiosi con ogni sua manifestazione, tutte le sue capacità sono legate alla natura e, anche se è legato al combattimento come il guerriero, ha acquisito delle capacità e dei poteri invidiabili che lo rendono libero e indipendente, esploratore perfetto, per questi motivi viene spesso richiesto per condurre carovane o missioni in terre lontane o selvagge.
Grande conoscitore di piante ed animali e protettore della natura da ogni sfuttamento, l'errante è una persona applicatasi fin dall'infanzia alle arti guerriere, e quindi, anche ai bassi livelli, è temibile combattente, forte e impavido guerriero che però non manca di rispettare tutte le altre creature e proteggere i luoghi selvaggi. Spesso protegge e accompagna i viaggiatori che si sono persi nelle foreste, veglia sugli onesti abitanti dei villaggi ed in genere è difensore dei deboli.

Va di solito poco nei centri abitati, in quanto vive all'aperto e socializza malvolentieri anche se ha mantenuto i propri legami con la società. La maggior parte vaga per le foreste e combatte chi danneggia la natura, ma non mancano né gli avventurieri assetati di sangue, né gli abitanti delle grandi città.
Gli Erranti sono vari come la natura stessa.
Quando si incontrano fra loro generalmente si scambiano voci e racconti sulle ultime imprese compiute da altri Erranti per cui nonostante non costituiscano una forza sociale o politica, gli Erranti danno vita ad una complessa ed elaborata rete di informazioni che scavalca frontiere di regni, razze e città.

Regni e razze però non vedevano di buon occhio che girassero "cani sciolti" dentro e fuori i loro confini territoriali, per ovviare a questo inconveniente e fornire loro la parvenza di una organizzazione centralizzata venne deciso di dare ad un Errante di riconosciuto equilibrio ed esperienza l'incombenza di inventarsi leggi e regole nonché di figurare Capo degli Erranti.
Fu così che nacque l'abitudine di avere un Capo, scelto sempre fra i più esperti.
Con il tempo avvenne che alcune funzioni gli furono realmente demandate per praticità ma ogni Errante sa di poter sempre e comunque decidere per sé stesso secondo coscienza a meno di non andare contro i fondamenti stessi dell'essere Errante...